Il nostro spirito di giudizio, come un rovo tenace, non cessa di invadere e di ricoprire il cammino della nostra gioia.
Questo bisogno persistente di eliminare l’altro a colpi di giudizio ci ammonisce allora su una realta’ su cui siamo inclini a non tenere conto: siamo andati sino in fondo alla nostra paura dell’altro? … Perche’ e come mai ci affidiamo così facilmente al giudizio che diamo sull’altro prima che sia stata scambiata una parola, che sia stata data una qualunque spiegazione? Tutto avviene come se noi, credendo di conoscere la verita’, ci chiudessimo alla possibilità di intenderla.
(Lytta Basset)