Forse la ragione più profonda per cui abbiamo paura della morte è che non sappiamo chi siamo. Crediamo in un’identità personale, unica e separata dal mondo, ma se osiamo esaminarla, ci rendiamo conto che quest’identità dipende interamente da una serie infinita di cose per manifestarsi: il nostro nome, la nostra «biografia», i nostri partner, la famiglia, la casa, il lavoro, gli amici, le carte di credito. È sul loro fragile e transitorio sostegno che contiamo per la nostra sicurezza. Così, qualora ci venisse tolto tutto, avremmo ancora un’idea di chi realmente siamo? Senza i nostri familiari puntelli ci troveremmo semplicemente di fronte a noi stessi, una persona che non conosciamo, uno snervante sconosciuto col quale abbiamo vissuto tutto il tempo, ma che non abbiamo mai realmente desiderato incontrare. Non è forse perché abbiamo cercato di riempire ogni attimo di tempo col rumore e l’attività, per quanto noiosa o insignificante, per assicurarci di non essere mai lasciati da soli in silenzio con questo sconosciuto?
Iscrizione alla frase del giorno
Con l'iscrizione riceverai un pensiero al giorno simile a quelli che trovi in questa pagina. Ti potrai rimuovere dalla newsletter in qualsiasi momento e con effetto immediato.
Articoli maestri spirituali
- Frase del giorno
- Maestri spirituali
- Jiddu Krishnamurti
- Thich Nhat Hanh
- Osho
- Shunryu Suzuki Roshi
- Sandra Heber Percy
- Madre Teresa
- Tenzin Gyatzo
- Andrea Pangos
- Kahlil Gibran
- Henepola Gunaratana
- Lao Tzu
- Mahatma Gandhi
- Omraam Mikhaël Aïvanhov
- Rabindranath Tagore
- Ramesh Balsekar
- Raimon Panikkar
- Rudolf Steiner
- Matthieu Ricard
- Martin Luther King Jr
- Deepack Chopra
- Ezra Bayda
- Gino Strada
- Francesco d’Assisi
- Ghesce Ciampa Ghiatso