I testi sacri hanno dichiarato che, insieme ai cinque sensi, vi è pure la mente che è considerata come un sesto senso. Questo sesto senso è il maestro degli altri cinque. Se non ci fosse la mente, questi dieci sensi non potrebbero funzionare. La mente ha la natura della Verità.

Essa è parte della vita intima di una persona. Voi siete qui, i vostri occhi e le vostre orecchie sono qui, ma, se la vostra mente è altrove, non sarete in grado di ascoltare le parole di Swami. Poiché la mente è la maestra dei sensi, senza essa non è possibile usare gli organi sensoriali. Tutti gli organi sensoriali sono sottomessi alla mente, e se non vi è questa sottomissione, non possono operare.

La mente ha due forme: la sua forma pura e la sua forma impura. Quando la mente è soggiogata dai sensi è impura, quando è sottomessa alla intelligenza è pura. La natura di questo fazzoletto è il bianco. Questo bianco diventa sporco una volta che usiamo il fazzoletto. Quindi lo andiamo a lavare, ed il lavandaio ce lo restituisce pulito e quindi di nuovo bianco.

La cosa che acquisisce la purezza e la impuritŕ è il medesimo fazzoletto. Quando la mente assorbe le impuritŕ degli organi sensoriali si dice che è una mente impura. Il 1avandaio ha rimosso lo sporco e noi diciamo che ha reso bianco il fazzoletto. Se la mente non assorbe alcuno sporco, cioè nessuna impuritŕ degli organi sensoriali, questa mente è detta essere “pura”.

La mente è un insieme di pensieri, essa non ha una forma specifica. Se le date fastidio con pensieri nati dal contatto degli organi sensoriali con gli oggetti, avrete sofferenze e problemi. Fate perciň uno sforzo per tenerla lontana dagli organi sensoriali, cioè impedirle di essere coinvolta dalle sensazioni derivanti da quegli organi.

Il processo per il quale si distoglie la mente dagli oggetti è chiamato “dhyana” o meditazione, e “yoga” o unione. La mente vuole avere la pace. Come il corpo abbisogna del riposo, cosě la mente vuole la pace. Come può ottenerla? Con il controllo del processo del pensiero.
tratto dalla Filosofia dell’Azione di Sathya Sai Baba