La scoperta di quel che rimane deve iniziare con la libertà, perché la libertà è il primo e l’ultimo passo.
Senza la libertà – non la libertà di scelta – l’uomo è semplicemente una macchina.

Noi pensiamo di essere liberi perché facciamo delle scelte; la scelta esiste soltanto quando la mente è confusa. Quando la mente è chiara la scelta non esiste. Quando voi vedete le cose con grande chiarezza, senza distorsioni, senza illusioni,  allora la scelta non esiste. Una mente che non sceglie è una mente libera, ma una mente che sceglie, e quindi mette in atto una serie di conflitti e di contraddizioni, non è mai libera perché è confusa in se stessa, divisa,
frammentata.

Per esplorare in qualsiasi campo deve esserci quindi libertà, libertà di indagare in modo che in quell’indagine non ci sia distorsione. Quando c’è distorsione, dietro c’è un movente, un movente che è trovare una risposta, un movente che è realizzare un desiderio, escogitare una soluzione ai nostri problemi, un movente che può essere basato su un’esperienza passata, su una conoscenza passata; e tutta la conoscenza è passato.

Ovunque esiste un movente c’è necessariamente distorsione.
(Krishnamurti)