il-vero-amore-nasce-800Come acqua salata,
le cose piacevoli aumentano l’attaccamento
indipendentemente da quanto sono usate.
La pratica altruistica consiste

nel vederle come
un’arcobaleno estivo,
che appare bello ma illusorio,
evitando così attaccamento e bramosia.
(Togme Sangpo)

Per generare l’amore vero è necessario sapere in che cosa si distingue dall’attaccamento. Comunemente l’amore e la compassione sono intrecciati con l’attaccamento perché le loro motivazioni sono egoistiche: ci stanno a cuore certe persone perché in quel momento aiutano noi o i nostri amici.

Come dice Nagarjuna nella Preziosa ghirlanda, il pensiero che include l’attaccamento agli altri è un’intenzione di dare o non dare aiuto a seconda che si avverta desiderio oppure un intento di danneggiare.

Poiché un amore e una compassione siffatti sono sotto il dominio dell’attaccamento, possano essere estesi non a nemici, ma solo ad amici: il coniuge, i figli, i genitori e così via. Se, invece, amore e compassione agiscono a partire dal chiaro riconoscimento dell’importanza e dei diritti degli altri, raggiungono anche coloro che ti danneggiano. Fin da bambino avevo una tendenza all’amore e alla compassione, che però era legata a preconcetti. Se vedevo due cani lottare tra loro, la mia simpatia andava a quello che aveva la peggio. Perfino quando a lottare erano due insetti, mi preoccupavo per quello più piccolo e mi arrabbiavo con il vincitore. Il che mostra come in me amore e compassione fossero legati a preconcetti.

Nel prendere le distanze dall’attaccamento non è necessario ignorare bisogni essenziali come il cibo, la casa e il sonno. Si tratta piuttosto di staccarsi da quelle distrazioni superficiali che suscitano esclamazioni come: «È meraviglioso! », «Devo averlo!», «Ah. se solo potessi averlo! ». Quando ti abbandoni a pensieri del genere, l’eleganza e il denaro ti attraggono più dello sviluppo spirituale; le emozioni afflittive aumentano, portando problemi e creando fastidio a te e alle persone che ti stanno intorno, mentre tu cerchi modi per soddisfare tali emozioni e generi ulteriori problemi.

Lacerato dall’attaccamento, non trovi pace.

Il modo migliore per superare l’attaccamento controproducente consiste nel capire che il distacco di ciò che era unito – genitori, figli, fratelli, sorelle e amici – è nella natura della vita.

Indipendentemente da quanto si vogliono bene, alla fine gli amici dovranno separarsi. L’errore consiste nel considerare queste situazioni intrinsecamente piacevoli. L’attaccamenio si fonda su tale percezione erronea ed è destinato o causare più dolore.

La buona sorte non è permanente: di conseguenza, è pericoloso attaccarsi troppo alle cose che vanno bene. Una prospettiva di permanenza è rovinosa. Quando il presente diventa la tua preoccupazione, il futuro perde rilevanza, il che indebolisce la tua motivazione a dedicarti a pratiche compassionevoli per la futura illuminazione degli altri. Una prospettiva di impermanenza è di grande aiuto. Capendo che la vera natura delle cose è la disintegrazione, non sarai sconvolto dal cambiamento, quando avviene, e nemmeno dalla morte.

Testo estratto da “La via dell’Amore” Dalai Lama – Oscar Mondadori – Pagine 59-60