La liberazione non è altro che la disidentificazione dal corpo e dalla mente.
Finché riteniamo di essere il corpo e gli autori delle azioni, resteremo in confusione. Se crediamo di dover compiere delle azioni per raggiungere uno stato di beatitudine, lo sforzo stesso è l’ostacolo.
La vita, con tutti i suoi relativi alti e bassi, è parte integrante di Dio e noi non siamo i burattini ma il burattinaio; Maya stessa è L’Assoluto che gioca con l’illusione. Stabilirsi nella Verità assoluta, equivale alla fine di ogni sofferenza, anche se il gioco continua con l’alternarsi di gioie e dolori. La mente è la forte alleata di Maya e continua a ingannarci provocando reazioni e preferenze.
Ogni volta che cerchiamo la felicità negli oggetti e nelle sensazioni “esterne”, dobbiamo fare qualcosa o andare in qualche luogo per essere felici o in pace: credere in questa illusione fa sì che la mente cerchi la felicità al di fuori di noi stessi, e anche se ci viene assicurato che è dentro di noi, continuiamo a pensare di dover fare qualcosa di “spirituale” per trovarla. Questo è il potere di Maya e della mente, ed è paragonabile a colui che crede di aver perso gli occhiali e li cerca ovunque senza accorgersi di averli sul naso; quello che cerca può essere trovato solo mediante ciò che pensa erroneamente di aver perduto.
Bibliografia Alessandra Heber Percy
Verso Dio ridendo – Alessandra Heber Percy
Relazioni Karmiche – Alessandra Heber Percy
Il saggio pigro – Alessandra Heber Percy
Come vivere da Dio – Alessandra Heber Percy