Quando i miei genitori erano vivi e in salute mi lamentavo in continuazione, e le parole ‘non posso’ erano sempre pronte a uscire dalle mie labbra. Mi accorsi però che questo ‘non posso’, che pronunciavo in ogni occasione, non era in realtà l’accertamento obiettivo di una difficoltà oggettiva ma solo un’impossibilità ipotetica fondata sulla mia valutazione delle mie capacità di quel momento.
Se pensate di avere una capacità 10, tutto ciò che arriva fino a 9,9 vi sembra possibile, e la sensazione non posso’ nasce quando vi viene affidato un compito di valore 10,1. Una persona pronta a ritenere un compito impossibile non farà mai nulla che superi il valore 10. Tale persona non migliorerà mai.
Per questa ragione non dovete mai pensare ‘non posso’.
(tratto da “da Studente a Maestro” – Pag. 36 – Soko Morinaga)