purple-sunset-wallpaper-9Non-ottenimento significa che non c’è niente che non abbiamo già ora che avremo in futuro.
In India ci sono monasteri scavati in montagne rocciose, per esempio le grotte di Ajanta nello stato del Maharashtra, nell’India centro-occidentale. Ajanta ha più di venti grotte scavate nella pietra della montagna. In queste grotte ci sono statue del Buddha, sale del Buddha e aeree comuni.

Ci andai e mi sdraiai su di un letto di roccia adoperato dai monaci del secondo secolo. Vicino al letto, sul lato sinistro, c’era una cavità dove anticamente i monaci riponevano le loro ciotole delle elemosine e i loro abiti monastici. Era molto fresco quel letto di roccia, nonostante fosse un pomeriggio davvero caldo.

Quel monastero fu scavato nella roccia che già era nella montagna. Nulla fu portato da fuori. Noi siamo così.

Il corpo del Dharma, il corpo di retribuzione, il corpo di trasformazione, la comprensione, la saggezza, la gentilezza amorevole, tutte con queste cose sono già in noi. Dobbiamo solo rimuovere parte della roccia, non per buttarla via, ma soltanto per vedere ciò che già vi si trova.

Non c’è alcuna essenza del sacro da cercare e non c’è nemmeno sostanza o essenza del profano da distruggere. Fiore e spazzatura sono interdipendenti.

 

Da: Thich Nhat Hanh, “Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linjii”,
Astrolabio Ubaldini, 2010