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Se oggi la religione non gode più della grande stima che riscuoteva un tempo, non è difficile individuarne la ragione. Nel mondo, la religione è stata identificata con atteggiamenti che vengono via via abbandonati, mentre l’umanità abbraccia una nuova età di energia, meno legata alla forma e meno cosciente di essa.

La religione, tradizionalmente, è stata definita in base al credo, e non in base a quella dinamica esperienza interiore di pace e vicinanza a Dio che le grandi Scritture hanno offerto come amorevole promessa all’umanità. Ha concentrato la sua attenzione sulle forme esteriori del culto a scapito dello spirito interiore che tali forme erano designate ad esprimere.

La religione, nel suo aspetto più elevato, è un dono di Dio all’umanità. È specialmente importante che l’umanità riceva la guida divina durante le epoche di grande cambiamento. È con questa missione che sono venuti i grandi maestri spirituali durante altri periodi cruciali nella storia dell’umanità. La loro nascita non solo era opportuna, ma anche prestabilita. Buddha, Krishna e Shankaracharya nell’est, Gesù Cristo nell’ovest: simili uomini non sono stati un caso della storia.

Anche nel caso della religione, il primo punto da considerare è che viviamo in un’età di energia. La religione deve accettare che l’energia non è una moda passeggera, ma un semplice dato di fatto. Volendo puntualizzare, dobbiamo accettare che l’energia è la realtà; la materia l’illusione. L’ energia è l’onda, o vibrazione, di cui la materia è solo una manifestazione. L’energia, in altri termini, non è il prodotto della materia, ma la sua causa.

Cosa significa tutto questo per la religione? Il potere d’influsso della religione non risiede nelle sue forme esteriori (le sue cerimonie, i suoi dogmi, le sue istituzioni), bensì nello spirito intrinseco di cui queste forme sono solo manifestazioni. La Verità ci ha dato la religione. Non è mai avvenuto che la religione abbia creato la Verità.

Lo spirito umano morirebbe se perdesse ogni aspirazione elevata. Condannerebbe se stesso all’apatia e al decadimento. Giacché lo spirito umano non può vivere senza religione, l’umanità dovrà trovare i modi di convivere con essa. Questo non implica rifiutare, ma esplorare e riconciliare le differenze fra le vecchie convinzioni dogmatiche e le nuove scoperte scientifiche.

Le verità religiose più profonde sono tutte alquanto semplici. Sono state oscurate dai paramenti esteriori della religione, che hanno assunto una tale complessità nella battaglia della religione contro molteplici rivendicazioni, da ingenerare confusione e frammentazione anziché chiarezza. Fra tutte le istituzioni dell’umanità, la religione dovrebbe essere quella che maggiormente unisce. Ciononostante le persone combattono, si perseguitano l’un l’altra e guerreggiano sulla base delle loro differenze religiose. E tutto questo in nome di Dio il quale, come tutti rivendicano, è un Dio d’Amore.

È giunto nuovamente il tempo di esplorare la più intima relazione dell’uomo con il suo Creatore. Gesù Cristo ha detto: «In verità vi dico, il Regno di Dio è dentro di voi». La vera meta del pellegrinaggio, come dicono le Scritture indiane, è interiore. Ciò che dunque conta nella religione non è il luogo esteriore del culto, né i rituali esteriori e neppure il particolare sistema di credenze, bensì l’individuale, diretta, reale esperienza interiore di Dio e della Verità.

Durante il Dwapara Yuga (età dell’energia) l’attenzione si sposterà dall’approccio quantitativo a quello qualitativo. Questo cambiamento verso la semplicità, verso la focalizzazione sulle esigenze dell’uomo interiore rispetto alle richieste della Chiesa e dello Stato e infine verso soluzioni qualitative piuttosto che quantitative, determinerà sempre più per la religione la necessità di far fronte alla scienza con metodi propri per testare e sperimentare la verità.

Ciò che è necessario sono metodi per calmare e concentrare la mente. In tal senso la meditazione è paragonabile al laboratorio della scienza: ci aiuta a raggiungere quel grado di chiarezza mentale che occorre per questo tipo di ricerca. La verità non può essere percepita finché la mente è irrequieta e fintanto che l’attenzione è diretta esteriormente verso i sensi.

Poiché lo yoga non solo si occupa di tecniche fisiche e mentali per lo sviluppo del sé, ma anche del diretto controllo dell’energia interiore (pranayama o controllo dell’energia), esso verrà riconosciuto come vera e propria scienza della religione. Le pratiche di meditazione Yoga saranno utilizzate come mezzo per verificare le istanze religiose ponendo le persone in contatto con la loro supercoscienza e rendendole capaci di guidare le proprie vite attraverso l’intuizione dell’anima.

La religione della Nuova Era sarà diretta interiormente piuttosto che esteriormente. L’obiettivo di questa ricerca interiore non sarà quello di rafforzare l’ego, bensì di ricondurre la consapevolezza del sé individuale alla sua sorgente nella Coscienza Infinita. Poiché l’attenzione dell’ego è normalmente diretta esteriormente, al corpo e al mondo ad esso circostante, la sua autodefinizione deriva da queste identità superficiali. La presa dell ‘ego sulla coscienza umana può essere mitigata solo attraverso il contatto con una coscienza più elevata. Dobbiamo andare dentro di noi ed esplorare un legame più profondo con il mondo che ci circonda, nel tentativo di conseguire una chiara comprensione di chi e di che cosa siamo.

La religione del futuro sarà una religione della realizzazione del Sé. Consisterà nella realizzazione che l’infinito amore e gioia di Dio formano la nostra realtà più profonda e che Dio è il nostro vero Sé. Difatti, come la materia è energia, così l’energia è solo la manifestazione di un pensiero, il pensiero è solo una manifestazione della coscienza e la coscienza, in ultima analisi, null’altro è se non il Divino dal quale tutte le cose, tutti gli esseri e tutti noi siamo stati creati.

(tratto da Religion in the New Age) – Ricevuta da Guido da Todi – Lista Sadhana – Yahoo

Bibliografia:

La Religione della Gioia Tagore
Il Futuro della Religione Ken Wilber
L’Oppio dei Popoli Vittorino Andreoli
Il Dio Nato Morto Mark Lilla
Inchiesta sul Cristianesimo Corrado Augias
E Se Dio Esistesse? Italo Mazzitelli
La Scienza dei Profeti Paolo Lissoni
Dio non è Grande Christopher Hitchens
La Fine della Fede Sam Harris
Dio è Per Tutti Swami Kriyananda
La Suprema Identità Alan W. Watts
La suprema sfida Miceal Ledwith