I bambini sono stranamente accoglienti (…) Non ci vuole molto perchè si dimentichino delle differenze tra loro (…) Se il mondo fosse così semplice per noi. Ma abbiamo un’inclinazione sorprendente a concentrarci sulla “differenza”, come se escludere gli altri potesse rafforzare il nostro senso di identità. Ma in tutti i miei viaggi ho scoperto che la gente è per lo più uguale dappertutto. Sotto il velo, la barba, la “soutane”, il meccanismo è sempre lo stesso. A dispetto di ciò che credeva mia madre, non c’è magia in quello che facciamo. “Vediamo” perchè guardiamo oltre la confusione di quello che vedono gli altri. I colori del cuore. I colori dell’anima.
tratto da: Joanne Harris – Il giardino delle pesche e delle rose (pg. 208-209)