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Non possiamo parlare di Metamedicina senza tener conto della legge di responsabilità, giacchè essa costituisce la condizione di base per una vera guarigione.

Intuitivamente, sapevo che gli essere umani possiedono la capacità di sviluppare la malattia sia attirando l’agente infettivo mediante la frequenza vibratoria, sia destabilizzando le molecole delle proprie cellule, consentendo in tal modo lo sviluppo di una patologia. Ma quando mi azzardavo a proporre questa ipotesi, tutti mi deridevano.
Il Mahatma Gandhi diceva: “L’errore non diventa verità solo perchè si propaga e si moltiplica. E la verità non diventa errore solo perchè nessuno la vede.”

Assumere la responsabilità di ciò che viviamo significa riconoscere e accettare che i nostri pensieri, i nostri sentimenti, i nostri atteggiamenti – proprio come lezioni da imparare nella nostra evoluzione – abbiano dato luogo sia alle situazioni felici ed infelici in cui ci siamo imbattuti sia alle difficoltà o alle gioie che viviamo attualmente.
Quando dico che essere responsabile della situazione significa che mi riconosco quale creatore di ciò che vivo, non intendo insinuare che ho creato deliberatamente una situazione gradevole o sgradevole, ma che bisogna accettare e riconoscere che i nostri pensieri, il nostro sentire, i nostri atteggiamenti o le lezioni che è necessario integrare nella nostra evoluzione, hanno generato le situazioni felici o infelici che ora stiamo vivendo.

La legge della responsabilità, di conseguenza, non ha nulla a che fare con il merito o la punizione, con la fortuna o la sfortuna, con la giustizia o l’ingiustizia, oppure con la colpa: riguarda solo il concatenarsi delle cause e degli effetti.
Non siamo forse liberi di accettare una convinzione o rifiutarla?
Di scegliere le parole di cui ci serviamo? Di interpretare una parola o una situazione?
Non siamo forse liberi di odiare o amare? Di accusare o comprendere? Di dire del male o del bene?
Non siamo forse liberi di guardare la verità in faccia o di mentire a noi stessi? Di reagire o di agire? Di alimentare la paura o di avere fiducia?

SI, siamo liberi di pensare, di provare sentimenti, di avere le nostre convinzioni, i nostri atteggiamenti, di fare le nostre scelte.

Sebbene abbiamo, tutti quanti, questa libertà intera, non possiamo sfuggire alle conseguenze di ciò che scegliamo di dire, fare, credere ….
Nulla è frutto del caso …

Metamedicina Ogni sintomo è un messaggio – Claudia Rainville