Non nascita e non morte… continua dalla prima parte

Guardiamo questo foglio di carta e pensiamo che sia venuto fuori dal nulla. Perché nella nostra mente nascere significa che da niente diventiamo qualcosa. Nascere significa che da nessuno diventiamo qualcuno. Nascere significa che da non essere diventiamo essere. Percezioni sbagliate. Questo foglio di carta prima di essere foglio di carta era già qualcosa? Guardando profondamente dentro il foglio di carta possiamo vedere la presenza di alberi, di foreste, del sole, dell’acqua. Tutto in un foglio di carta. E quindi è facile vedere che prima di essere foglio di carta era già qualcosa. Sarebbe sbagliato dire che il foglio di carta è venuto dal nulla, quella nella quale ora lo vediamo è solo una nuova manifestazione. Prima di nascere come foglio di carta, già era stato albero, pioggia, sole, e il momento che noi crediamo sia quello della nascita in realtà è solo una continuità. Il giorno del nostro compleanno è più appropriato cantare: “Buona continuazione”, anziché: “Buon compleanno”. Vorrei chiedere a questo bambino quando è nato. Prima di quella data esistevi già? “Sì”. Quindi, se esistevi già qual è il significato di nascere? Lo chiediamo a questa bambina. Esistevi prima di essere nata? “No”. E se non esistevi già, come hai fatto a nascere da tua madre?

Alcuni mesi prima che tu nascessi, la mamma già ti sentiva, eri già lì, quindi la data che è sul tuo certificato di nascita non è esatta. E prima del concepimento esistevi già? Almeno per il 50% nella tua mamma e il 50% in tuo padre. Guardando in questo modo scoprirai che ci sei sempre stata, e che la tua vera natura è la natura di non nascita. I nostri amici di tradizione cristiana non credono che Gesù non esistesse prima del concepimento. Era già lì prima di nascere. E nel suo insegnamento, anche dopo la crocifissione, ha continuato ad essere. La sua natura è di non morte: non solo il Cristo e il Buddha hanno la natura di non nascita e di non morte, ma tutti noi.

Lo scienziato francese Lavoisier disse: “Nulla nasce e nulla muore”, non conosceva il buddhismo, ma ha detto la stessa cosa del Sutra del cuore che abbiamo cantato stamane. Facciamo un esperimento: proviamo a bruciare questo foglio di carta e vediamo se diventa niente, perché secondo la nostra mente quando qualcosa nasce poi muore e da niente diventa qualcosa per diventare poi di nuovo niente. Il foglio di carta bruciato è niente. No, questo non è niente, si è trasformato in qualcosa di diverso, prima in fumo che è salito in cielo e ha raggiunto una nuvoletta: possiamo guardare il cielo e salutare il foglio di carta bruciato. Ma si è anche trasformato in calore, quasi bruciava le mie dita e quel calore è penetrato nel mio corpo e nel vostro. E così quando tornerete a casa, porterete quel foglio con voi.

Uno di voi può portare questa cenere in un campo e magari il prossimo anno quando tornerò per un altro ritirò la troverò trasformata in fiore. Quindi il momento della morte del foglio di carta non è altro che un momento di continuazione. Per lo stesso motivo non dovremmo essere tristi quando qualcuno muore, perché la sua morte è un momento di continuazione. Non solo durante un compleanno possiamo cantare: “Buona continuazione”, ma anche nel momento in cui uno muore. È un momento di un nuovo inizio, e se noi guardiamo con gli occhi del Buddha non possiamo sentire tanta disperazione. Se guardiamo in cielo possiamo vedere tante belle nuvole e quando viene il tempo in cui dovranno trasformarsi in poggia, la nuvola non avrà paura. Essere una nuvola che si muove nel cielo, ma alla stesso modo essere la pioggia che cade sulla terra è ugualmente una cosa meravigliosa. Se noi vogliamo vedere solo la nuvola, piangeremo quando si trasformerà in pioggia, e perciò in meditazione guardiamo profondamente per vedere la nuova manifestazione dei nostri cari, e allora potremo dire loro: “So dove siete e cercherò di identificare la vostra nuova manifestazione”.

continua