“Bene” chiederete, “ho capito il valore di non identificarsi con le emozioni, di non renderle un ‘io’, ma come si fa”?
Farlo non è facile. E’ così facile farsi catturare dalle emozioni, perdersi nella loro energia, nei pensieri che le riguardano. Facendoci coinvolgere dall’identificazione creiamo un forte senso del sé, dell’io: “sono così arrabbiato!”, “sono così triste!” o felice, o qualsiasi cosa.
La nostra grande sfida e grande potenzialità è imparare a restare aperti all’intera gamma dei sentimenti, senza aggiungere il senso superfluo dell’io e del mio.
(La pratica della libertà – Joseph Goldstein – p.95)