L’essere umano è una locanda,
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Una gioia, una depressione, una meschinità,
qualche momento di consapevolezza
arriva di tanto in tanto,
come un visitatore inatteso.

Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti!
Anche se è una folla di dispiaceri
che devasta violenta la casa
spogliandola di tutto il mobilio,
lo stesso, tratta ogni ospite con onore:
potrebbe darsi che ti stia liberando
in vista di nuovi piaceri.

Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia,
vai incontro sulla porta ridendo,
e invitali a entrare.

Sii grato per tutto quel che arriva,
perché ogni cosa è stata mandata
come guida dell’aldilà.

La locanda (Gialal ad-Din Rumi) – Una poesia del più grande poeta
mistico persiano, fondatore della confraternita sufi dei dervisci.

Bibliografia:

Rumi – Poesie dell’Islam
Ascolta la musica dell’anima – Rumi
L’essenza del reale – Rumi

Jalal Ad Din Rumi

Mawlânâ (“nostro signore”) Jalâl ad-Dîn Rûmî (Mowlânâ Jalâloddîn Rûmî in persiano, Mevlâna Celâleddin Rumi in turco), nato a Balkh nel Khorâsân nel 1207 e morto a Konya in Turchia nel 1273, è forse il più grande poeta mistico persiano e uno dei più grandi mistici in assoluto. Da lui prese origine l’ordine dei Mevlevî (i cosiddetti “dervisci rotanti”), guidato dopo la sua morte dal figlio Sultân Walad. Le sue opere sono costantemente studiate e meditate da più di settecento anni.