Kalachakra Mandala

IL SIGNIFICATO DEL KALACHAKRA – parte 1

L’iniziazione del Kalachakra è il più grande rituale buddista regolarmente conferito da Sua Santità il Dalai Lama. È data tradizionalmente ad estesi gruppi di persone provenienti da tutto il mondo, ed è associata alla promozione della pace e della tolleranza universale. È considerata una benedizione speciale per tutti coloro che vi partecipano e per l’ambiente in cui è data.

La divinità di Kalachakra (yab-yum) simbolizza l’unione del principio maschile del metodo con quello femminile della saggezza.
La parola Kalachakra significa “La Ruota del Tempo”, in riferimento alla presentazione unica dei cicli del tempo all’interno del Kalachakra Tantra. Questa comprensione del tempo è usata in Kalachakra come base per un sistema finalizzato alla liberazione ed all’illuminazione. La parola tantra significa “un flusso inesauribile di continuità”. I fondamenti del Kalachakra, come tutta la pratica buddista, si basano sulle argomentazioni contenute nelle “Quattro Nobili verità”. Partendo da questo presupposto, per un praticante buddista, ricevere l’iniziazione significa detenere l’autorizzazione ad iniziare lo studio e la pratica del Kalachakra Tantra.

Impegnandosi nella pratica con la motivazione di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza, e con le adeguate circostanze interne ed esterne, si possono conseguire all’interno della propria mente le realizzazioni del percorso verso l’illuminazione. Chi non è buddista, o chi, pur essendolo, non desideri prendere attualmente l’iniziazione, può riceverla ugualmente come benedizione. Per tutti coloro che vi partecipano, senza badare al livello di partecipazione, il Kalachakra rappresenta una preghiera universale per lo sviluppo dell’etica di pace e d’armonia in noi stessi e nell’umanità.

PARTECIPARE ALL’INIZIAZIONE DEL KALACHAKRA
Nonostante che le più alte meditazioni della tradizione di Kalachakra siano prerogativa d’una esigue schiera d’eletti, attualmente, a causa d’eventi ormai trascorsi e di quelli ancora da venire, per stabilire un forte rapporto carmico col Kalachakra nelle menti delle persone, vige la tradizione di conferire l’iniziazione di Kalachakra in occasione di grandi incontri pubblici.
Quali sono le qualificazioni di chi desidera ricevere la trasmissione per poi veramente praticare?
Il primo attributo è quello della bodhichitta, l’aspirazione altruistica alla più alta illuminazione, che beneficia gli altri ancor più di sé stessi.

Si dice che il miglior discepolo è chi coltiva l’esperienza ineffabile tramite la sua mente sublime, mentre il praticante dalle capacità intermedie riesce a coglierne un barlume nelle sue meditazioni, invece quello dalle capacità più limitate dovrebbe nutrire almeno un apprezzamento ed un interesse a svilupparlo.

La seconda qualificazione consiste nell’addestramento alla comprensione speciale: in altre parole, alla pratica sulla vacuità. In questo caso si ritiene che il miglior discepolo abbia acquisito un’esperienza precisa sulla natura della realtà ultima, come spiegato nelle scuole Madhyamaka o Yogachara del pensiero Mahayana. Il praticante dalle attitudini intermedie manifesta una comprensione corretta basata sullo studio e sulla razionalità in generale; mentre il discepolo dalle capacità più limitate dovrebbe esprimere almeno un grande apprezzamento ed interesse a conoscere i punti di vista filosofici di una delle due scuole suddette.

In più, un discepolo che chiede l’iniziazione di Kalachakra dovrebbe comunque manifestare una sensibilità ed un interesse per questa particolare tradizione tantrica.

Lo scopo dell’iniziazione consiste nel collocare degli speciali semi carmici nella mente del destinatario. Ma, se il ricevente non possiede una sufficiente apertura, generata da un sostanziale interesse spirituale, sarà molto difficile che questi semi possano attecchire. Chiunque desideri assistere ad una cerimonia d’iniziazione, soltanto per ricevere una benedizione, vale a dire per stabilire un rapporto carmico con il lignaggio di Kalachakra, sarà ammesso all’iniziazione se dimostrerà apprezzamento e rispetto per l’evento.

[…] segue parte 2

da Glenn Mullin: “The practise of Kalachakra” pubblicato da “Snow Lion” www.snowlionpub.com

traduzione tratta dal sito http://www.sangye.it/